È tutto qui – Guida pratica alla domenica di Pasqua

Dico non dico. Gesù fa il reticente.

Giovanni in questa Pasqua più che fatti storici racconta una scena per fare un po’ di surf in aria, seguendo il vento dell’anima.

Gesù con poco dice tanto.
Oggi ci spiega cosa vuol dire incontrarLo.
Regola nº1: non confondere la parte per il tutto.

Gesù per Maddalena è tutto. Gesù è quello che la guarisce. La Maddalena gli deve tutto.

È come se Gesù le avesse dato una seconda possibilità: la possibilità di ripartire da zero, di rinascere.
Se non è amore, questa è una gratitudine talmente grande che possiamo solo immaginarla.

E quando stimi a tal punto una persona, arriva un momento in cui le credi davvero, sei disposto a seguirla in tutto.
Perché diventa sempre più il tuo tutto.

Ma le cose non vanno come devono. O meglio, vanno come devono, ma non come vorresti. Cadi di faccia, sbatti contro il vetro di quella porta che credevi fosse spalancata, parti in 4ª col freno a mano.

Ti sembra di aver puntato tutto sul cavallo sbagliato. Anzi, il tuo era il cavallo vincente, senza ombra di dubbio! Eppure…
Nel giro di qualche giorno passeggi distratto nella tua mente, come in quelle fiere di paese, assaggiando stuzzichini di rabbia, delusione, sconforto, tristezza, malinconia, stanchezza e abbandono.

Nonostante tutto, dopo 3 giorni lei è ancora lì. Sta. Non le balena neanche per la testa l’idea di fare a meno di Lui: la morte è solo un aggettivo, un dettaglio, una sfumatura.

 

Stremata dalla corrida di sensazioni ed emozioni, lei va e non Lo trova.
Mancavano l’ansia e il panico all’appello: o tutto o niente, vale anche per le emozioni.

Le hanno portato via l’unica ultima certezza: il “suo” Gesù è sparito.

Suo perché quando una persona vale così tanto nella tua vita diventa tuo e tu gli appartieni. Non puoi farne a meno. Senza non ha senso.

 

Pasqua è la porta in faccia che insegna alla Maddalena come si usano gli aggettivi e i pronomi possessivi.

“Non mi trattenere”

“Io sono mio”.
E la Maddalena torna dai discepoli, dicendo : “Ho visto il Signore” non più “il mio”.

 

La lezione di Pasqua per lei è capire che se muore, se non c’è più chi ami, se se ne va dalla tua vita, questo non vuol dire che sia anche l’amore a morire.

L’amore non muore.

C’è un amore che chiede, pretende, vuole: quello del se mi vuoi bene allora…. In tanti credono non faccia bene solo perché diventi uno zerbino, uno che non è più padrone di sé, uno che non sa dire di no. In realtà il problema è non capire che l’amore è già dentro di te, nasce lì, non è una cosa che si può perdere via e non ha le scorte contate.

Quello che pensava fosse il suo tutto, chi pensiamo sia il nostro tutto, in realtà era solo una parte.
In realtà l’amore della Maddalena era molto più grande di quanto valesse Gesù nella sua vita.

C’è poi un amore che si propone, si offre, non si chiede mai: io ho questo da darti, vuoi viverlo con me?
L’amore non è l’altro, ma il sentimento che c’è in noi stando con l’altro.

E allora forse per questa Pasqua sarebbe il caso di smetterla di pensare a quante persone abbiamo amato nella nostra vita.
A quante persone io ho amato.
A quante persone si siano sentite Belle inondate dal mio amore per loro.
A quante ho faticato a dirlo.
A quante hanno faticato a vederlo.

Per vedere l’amore degli altri bisogna imparare a vedere l’amore che c’è in noi.

La Pasqua della Maddalena c’insegna che si può amare nonostante tutto, che si deve amare il tutto.

Vale la pena solo l’amore con gli altri, non per gli altri.

Un amore che non fa il morto.

 

Lettura del Vangelo secondo Giovanni 20, 11-18

In quel tempo. Maria di Màgdala stava all’esterno, vicino al sepolcro, e piangeva.

Mentre piangeva, si chinò verso il sepolcro e vide due angeli in bianche vesti, seduti l’uno dalla parte del capo e l’altro dei piedi, dove era stato posto il corpo di Gesù. Ed essi le dissero: «Donna, perché piangi?». Rispose loro: «Hanno portato via il mio Signore e non so dove l’hanno posto».

Detto questo, si voltò indietro e vide Gesù, in piedi; ma non sapeva che fosse Gesù. Le disse Gesù: «Donna, perché piangi? Chi cerchi?». Ella, pensando che fosse il custode del giardino, gli disse: «Signore, se l’hai portato via tu, dimmi dove l’hai posto e io andrò a prenderlo». Gesù le disse: «Maria!». Ella si voltò e gli disse in ebraico: «Rabbunì!» – che significa: «Maestro!». Gesù le disse: «Non mi trattenere, perché non sono ancora salito al Padre; ma va’ dai miei fratelli e di’ loro: “Salgo al Padre mio e Padre vostro, Dio mio e Dio vostro”».

Maria di Màgdala andò ad annunciare ai discepoli: «Ho visto il Signore!» e ciò che le aveva detto.

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