#100happydays: sei capace di essere felice per 100 giorni di fila?

La verità è che mi sono divertito. Da matti.

Mi è capitato tra gli occhi con quella brutalità che solo Facebook sa usare: il post prima, di un amico, che condivideva una perla di quel capolavoro di genialità che è “il milanese imbruttito“; quello dopo, di un’amica, con gli ennesimi gatti ripresi nella loro quotidianità.

Un’altra amica, al suo #day22 mi ha incuriosito e, scomodato il signor Google, ho scoperto questa pagina.

100happydays.com

Una sfida ad esser felici.
Anzi, una sfida a riuscire a percepire e ad immortalare la felicità di tutti i giorni.

Per 100 giorni, 1 momento di felicità.

A me la felicità dava troppo l’impressione di essere un fuoco di paglia, qualcosa come una stella cometa: che non hai neanche il tempo di godertela. Ho optato per la gioia: quella che all’inizio ti fa sorridere, ma che ti pervade solo poi, col passare del tempo. Come quel sapore che ti rimane in bocca, quel profumo di un incontro, che si imprime nella testa e che ti porti dietro fino a sera.

A dirla tutta, non sono arrivato a 100 e, purtroppo, non ci arriverò: ho deciso che da domani mi butterò in un’avventura che non va troppo d’accordo col 3G del mio melafonino.
La gioia di sicuro non mancherà: magari una gioia di queste 85, magari una diversa.

Cos’è la gioia?
Se me lo chiedi, ti dico che, ad esempio, per me è…

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