Oggi è già domani

Ho finito di leggere un libro oggi. Un po’ in fretta; quando arrivo alla fine di un libro mi rimprovero sempre di non averlo letto con più calma. Ma è così ogni volta che una cosa mi prende tanto e mi trascina.

Quando arrivo alla fine di un libro mi viene sempre voglia di “rivivermelo” un po’, attraverso i passaggi che mi hanno sorpresa, attraverso quelli che proprio non mi sono piaciuti, attraverso quelli che mi hanno fatto emozionare fino ad avere gli occhi carichi di lacrime, attraverso quelli che mi hanno fatto sorridere o addirittura ridere alla grande, attraverso quelli in cui mi sono totalmente ritrovata e riconosciuta.

Quando arrivo alla fine di un libro mi viene voglia di tenerlo ancora un po’ vicino al letto, prima di metterlo nella mensola dei libri letti. Anche se poi, in realtà, lì vicino al letto, ne ho già preparato un altro da divorare.

Quando arrivo alla fine di un libro tiro le somme: sì, questo mi è piaciuto.

Oggi ho finito di leggere un libro. E oggi finisce un anno.

A pensarci bene, provo la stessa sensazione della fine del libro. Riattraverso col pensiero questo anno, in tutte le sue sfumature, le sue emozioni, i suoi brividi. Mi piace farlo, prima di andare con gli amici a festeggiare un po’. Mi accorgo di quando mi ha donato.

Oggi finisce un anno e domani ne inizia uno nuovo. E domani probabilmente inizierò un libro nuovo.

Ma c’è una differenza. Alla fine di un anno io non tiro le somme: ho imparato che le emozioni non hanno bisogno di numeri e che non c’è tempo di stare a calcolare tutto.

Da qualche parte nel mondo l’anno nuovo è già arrivato e non c’è tempo di fermarsi prima del confine.

Bisogna continuare a emozionarsi, sognare, amare. A vivere.

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